La qualità di un’alzata è sempre il frutto di un INSIEME di meccanismi che, adeguatamente calibrati, ne determinano l’efficacia.

Quando Alberto mi chiese di essere preparato per il trofeo di Panca, mi sono trovato di fronte ad un atleta già ben formato e parecchio forte.

Tuttavia, favorito dalle leve e da una buona predisposizione muscolare, aveva trovato degli escamotage capaci di renderlo più efficiente a carichi bassi ma non altrettanto efficace a carichi alti.

Eccone alcuni:

1- Arco molto ben pronunciato, ma instabile nel momento in cui i carichi si alzavano.
L’arco serve a STABILIZZARE e a mettersi in favore di leva, non deve causare irrigidimenti.

2- Adduzione scapolare esasperata PRIMA della discesa.
Le scapole sono fatte per MUOVERSI in adduzione e depressione durante la discesa, non bloccate fin dall’inizio.

3- Tensione su trapezi, con conseguente elevazione della scapola in discesa.

4- Asimmetria nell’appoggio del bilanciere in mano, come risultato dei primi tre punti.

Questi fattori non gli permettevano di esprimere al massimo il suo potenziale. Al primo coaching insieme, spingeva lento il 75% del massimale.
Riuscire a modificare in parte gli schemi motori senza corrompere il movimento di base è una questione tutt’altro che semplice su un atleta già forte.

Il lavoro di reimpostazione tecnica è stato quindi molto lento e graduale. Ecco come abbiamo lavorato:

– Lavoro con elastico (aperture) per resettare i pattern motori e ristabilire il ritmo scapolo-omerale.

– Modifiche dell’approccio al set-up: no scapole forzatamente addotte in partenza.

– Focus sulla pressione del bilanciere contro la mano, che deve rimanere inalterata da inizio a fine ripetizione.
Questo ha permesso, in automatico, il ripristino delle asimmetrie e la riduzione delle rigidità.

La spinta, da “strozzata”, è diventata una vera cannonata ed è stato possibile maneggiare carichi alti più volte alla settimana.

 

In video, Alberto Bettarel alle prese con la seconda di cinque triple a 130kg di panca piana.

Ti posso assicurare che nemmeno lui si sarebbe aspettato, in soli due mesi, un cambiamento tale da rendere un 90% facile come un 75%!


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