MICHELE

BODYBUILDING

180 cm

 

A 17 anni comincio a comprare alcune riviste come Muscle & Fitness e Flex ed inizio ad intuire che il “sollevamento pesi” è uno sport fortemente introspettivo, in cui è richiesto uno stile di vita rigido, quasi militare.

Inizio ad allenarmi con i pesi a 18 anni. Per i primi 3 anni faccio il classico split A+B+C con serie 4×8 senza nessun tipo di ciclizzazione temporale. La dieta è fortemente ipocalorica: gli spettri del passato tendono a farmi sposare schemi alimentari errati, sbilanciati verso il dimagrimento tout court. Penso, ingenuamente, che mangiando poco e allenandomi con i pesi si possa raggiungere il fisico dei sogni. Le mie foto di quegli anni mostrano un ragazzo magro, con qualche muscolo appena delineato.

Nel 2011 decido di “provare il palco”: Bodyblast a Vicenza, federazione IFBB e i campionati italiani a Pontassieve, federazione WBNF. E’ una bellissima esperienza perché, oltre all’adrenalina delle settimane prima dell’esordio, mi sento protagonista di quel mondo che ho seguito sempre e soltanto sulle riviste.
Gareggio nella categoria “esordienti” con piazzamenti medi (un quarto ed un terzo posto in categorie di circa 10-12 persone). Il peso in gara è di 67-68kg.

 

Nel dopo gara inizia un periodo decisamente buio: una serie di stacco a gambe tese mi provoca un dolore in zona lombare che diventerà – sfortunatamente – una costante per almeno 4 anni. Visite, pareri di illuminati esperti del rachide che mi consigliarono il nuoto e la “cyclette leggera”. Provo a fare 3 mesi di nuoto con il risultato che il dolore peggiora e mi trovo costretto ad astenermi da qualsiasi tipo di attività fisica per 6 lunghissimi mesi.

Incappo in un blog che tratta di Powerlifting e gradualmente inizio a comprendere l’importanza del gesto tecnico: mi si apre un mondo nuovo fatto di motodi di esecuzione molto strutturati, di attenzione ai dettagli, di input allenanti chiari. Anni luce dalla bro-science che avevo trovato negli ambienti frequentati del Body Building. Quegli atleti (powerlifter) con forza sovrumana devono avere un controllo totale del corpo e del gesto atletico per esprimere così tanta forza senza infortunarsi. Intuisco che forse un reset tecnico è necessario per uscire dalla mia situazione.

E’ la vigilia di Natale del 2014 quando faccio la mia prima telefonata ad Amerigo Brunetti. Le mie condizioni sono decisamente poco positive. Gli spiego in breve il mio excursus e lui, con il suo spirito ottimistico e rassicurante, mi dice di vederci la settimana successiva.

Passo i primi mesi a gestire e combattere contro il bilanciere vuoto, impegnato in movimenti base (squat, stacco e panca) che percepisco come difficilissimi. Amerigo comincia a farmi capire l’importanza della respirazione, della stabilizzazione del core, della costruzione di una fascia toraco-lombare solida, di movimenti specifici che rispettano la fisiologia delle leve corporee, limitando al massimo le forzature e di conseguenza lo stress articolare.

Diventa chiaro il concetto di programmazione sul lungo periodo: senza ripartire dalla base non sarei mai uscito dal loop negativo in cui mi ero incartato da anni. Anche l’approccio alimentare viene completamente rivisto. Comprendo l’importanza del bilanciamento dei macronutrienti, dove ognuno di essi gioca un ruolo fondamentale nella sinergia con gli allenamenti.

Nel 2017 partecipo alla selezione di settembre della federazione NBFI per i campionati italiani, qualificandomi al 6° posto in una categoria affollata e agguerrita. Nonostante il peso gara sia quasi uguale a quello del mio esordio di 6 anni prima, il risultato è completamente diverso.

Obbiettivi: ottenere una condizione fisica sempre migliore e ottenere buoni piazzamenti nelle gare NBFI.

2011

 

Trofeo Bodyblast IFBB cat. Easy +175  4^ posto

Trofeo Italiano IFBB cat. Esordienti +175  4^ posto

 

2017

Selezioni per il Campionato Italiano AINBB pesi Gallo  6^ posto e qualificazione