MATTIA

ZANUTTO

NATURAL BODYBUILDING

SPECIALISTA NEI PUNTI DI CONTATTO

Sono Mattia Zanutto e sono Coach La Forza. Laureato in Scienze Motorie, lavoro a Milano, in zona Seregno/Monza sia come personal trainer che come allenatore.

Il mio metodo di lavoro prevede innanzitutto l’impostazione tecnica del soggetto sui Fondamentali. Eseguire Squat, Panca e Stacco nel modo corretto è il primo passo da fare per intraprendere un percorso sensato, sia nel Bodybuilding che nel Powerlifting. Spesso è necessario soffermarsi unicamente su questi tre esercizi durante i coaching. L’impegno coordinativo è massimo, in particolare su soggetti poco predisposti o che si allenano da tempo, ma commettendo vari errori.

Penso che i complementari possano fare davvero la differenza per chi vuole migliorare esteticamente. Ma spesso l’errore che si fa è dargli la precedenza perché “più facili da imparare”. Il punto è che da soli, i complementari, non sono sufficienti per creare un fisico atletico, proporzionato e roccioso. Sono i fondamentali che costruiscono realmente la struttura ed è per questo motivo che tratto i complementari solamente quando conosco bene la persona e so che ha già una tecnica buona in Squat, Panca e Stacco.

Grazie al mio percorso sia come atleta che come allenatore ho potuto studiare al meglio la logica dei Punti di Contatto. Tra gli esercizi in cui mi sono specializzato c’è il Seal Row.

Lavorare con precisione quasi maniacale sulla tecnica, specie nella fase iniziale, è essenziale. Non perché voglio che l’esecuzione sia bella da vedere, ma perché in questi anni di allenamento ho capito che la qualità del movimento coincide con la qualità del muscolo: una coordinazione perfetta sotto carico consente lo stimolo del sistema nervoso e quindi di tutto il corpo, che per far fronte all’intensità e al volume crescente svilupperà (per forza) massa muscolare.

 

Uno dei ragazzi con cui ho il piacere di lavorare è Matteo Silvestri. E’ arrivato da me con l’intento di gareggiare nel Bodybuilding. Aveva già una buona qualità e una buona massa muscolare e si vedeva una particolare predisposizione mentale all’allenamento con i pesi, nonché una buona capacità di controllo motorio.

I punti deboli erano le gambe, più indietro rispetto all’upper, e la postura. Le spalle erano molto anteposte e i trapezi piuttosto rigidi, dettati da un’impostazione non corretta della panca piana.

Abbiamo dovuto fare un grande lavoro tecnico sulle alzate fondamentali per favorire un cambiamento. Per diversi mesi ci siamo concentrati in particolare sulla tecnica della Panca Piana, inizialmente senza nemmeno arrivare al petto, vista la scarsa mobilità di spalle e torace che lo facevano crollare in discesa in modo drastico. Se fino ad allora per Matteo la panca era stata davvero controproducente, con il passare dei mesi abbiamo visto un buon cambiamento dell’upper, sia dell’apertura delle spalle che dei pettorali.

Visto il miglioramento sostanziale abbiamo deciso insieme di gareggiare a Cornaredo e nella categoria Men’s Physique Medium Matteo ha ottenuto il 3° posto.

Da ottobre sposteremo il nostro focus sullo squat, in modo da portare le gambe a livello dell’upper, con la prospettiva di gareggiare nella categoria Bodybuilding.

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