La mia carriera sportiva inizia all’età di 4 anni giocando a calcio. Riesco ad arrivare in C2, ma la mia carriera non dura molto: a 18 anni mi si rompe il crociato anteriore e decido di smettere.
Siccome sono molto magro mi iscrivo in palestra e nonostante gli allenamenti non siano “seri”, già dopo pochi mesi noto un enorme cambiamento del mio corpo. Per circa 3 anni vado in palestra ma non in maniera assidua, alternando la sala attrezzi con corsi di arti marziali.

Pian piano mi appassiono sempre di più, l’impegno è sempre maggiore e così decido di provare a prepararmi per una piccola gara per divertirmi e riprovare l’adrenalina della competizione. Ovviamente la prima cosa che mi viene proposta è il doping.
Rimango molto deluso perché è una strada che non ho nessuna intenzione di intraprendere.
Dopo un po’, non arrendendomi, vedo che Andrea Castaldo, che già conoscevo, aveva preparato un ragazzo per una competizione (ovviamente natural) quindi decido di rivolgermi a lui. Decidiamo di prepararci per una gara. Comincio ad utilizzare i fondamentali e cambio completamente il mio approccio all’allenamento.

Partecipo alle selezioni NBFI di Cervia classificandomi primo, qualificandomi al Campionato Italiano e lì arrivo terzo. Per essere il primo anno sono davvero soddisfatto.
L’anno dopo ci riproviamo e la condizione è molto superiore allo scorso anno, ma per vari motivi avendo la testa altrove sbaglio il posing. Dopo la gara decido di prendermi qualche anno di pausa per maturare come atleta e migliorare. Nel frattempo mi dedico al Powerlifting, che mi appassiona sempre di più.

Obiettivi: prendermi qualche soddisfazione nel Powerlifting e, quando sarò pronto, ritornare al Bodybuilding cercando di qualificarmi per i Mondiali.