I muscoli delle gambe sono i muscoli che hanno la funzione di muovere o stabilizzare gli arti inferiori. La loro sede totale o parziale si trova nel compartimento scheletrico compreso tra la coscia e il piede e che include le ossa tibia e perone.

I muscoli delle gambe sono coinvolti nei movimenti fondamentali per la locomozione e – in maniera più intensa – nel sollevamento di pesi durante l’allenamento in palestra.

Concorrono infatti alla flessione plantare, alla dorsiflessione, all’estensione della gamba e delle dita dei piedi, alla flessione della gamba e delle dita dei piedi, eversione del piede ed inversione del piede.

Inoltre, considerando quadricipite e bicipite femorale (che sono biarticolari), i muscoli delle gambe contribuiscono per buona parte al movimento e alla stabilizzazione del bacino.

È opportuno premettere che le gambe costituiscono le “fondamenta” del corpo e rappresentano una grossa parte del corpo umano. Sono costituite da più articolazioni, numerose ossa e muscoli connessi tra loro (funzionalmente e anatomicamente) grazie ad una speciale struttura chiamata fascia; risulta quindi inconsueto pensare che una singola articolazione possa muoversi isolata da un’altra.

Prima di parlare dei muscoli delle gambe, partiamo quindi dal definire quali siano le strutture portanti.

Ecco i capitoli di questo articolo dedicato ai muscoli delle gambe:

 

 

STRUTTURA OSSEA DELLE GAMBE

 

In termini scheletrici, le gambe sono costituite da:

  • ossa del bacino (ileo, ischio, pube);
  • sacro e coccige. Il sacro si articola con il bacino grazie all’articolazione sacro-iliaca;
  • femore, che costituisce lo scheletro osseo della coscia;
  • tibia e perone, che costituiscono le ossa della gamba;
  • ossa del piede (calcagno, astragalo, scafoide, cuboide, i 3 cuneiformi, i 5 metatarsi e le 5 falangi mediali e distali).

 

Muscoli delle gambe, ossa arto inferiore

 

Le ossa si articolano tra loro a formare articolazioni che permettono all’arto inferiore di compiere numerosi movimenti, dai più complessi ai più fini.

Senza entrare troppo nel dettaglio anatomico delle gambe, le tre articolazioni di maggior importanza sono ANCA, GINOCCHIO e CAVIGLIA.

L’articolazione dell’anca (o coxofemorale) si instaura tra la testa del femore, che ha una superficie sferoidale, e il bacino a livello dell’acetabolo, che ha una superficie concava. L’articolazione coxofemorale è una enartrosi sferoidale multiassiale che permette movimenti sui tre assi: flesso/estensione, adduzione/abduzione, rotazione interna/esterna.

L’articolazione del ginocchio è un complesso articolare di tipo ginglimo angolare ed è costituita dalle articolazioni femoro-tibiale, femoro-patellare e tibio-fibulare prossimale. La femoro-tibiale è l’articolazione “regina” per la dinamica del ginocchio  poiché permette la flesso-estensione e movimenti minori in rotazione esterna ed interna.

L’articolazione della caviglia o (tibio-tarsica) è una diartrosi in cui partecipano da un lato l’epifisi distale di tibia e fibula e dall’altro l’astragalo, assumendo la forma di un “mortaio”. La caviglia compie movimenti pressoché uniassiali in flessione plantare e flessione dorsale.

 

 

MUSCOLI DELLE GAMBE – FUNZIONE

 

Veniamo ora al tema principale di questo articolo: i muscoli delle gambe.

Prima di vedere nel dettaglio i singoli muscoli mi preme ribadire che i muscoli e le articolazioni fungono come un unico complesso funzionale per cui le azioni e le classificazioni sono utilizzate solo a scopo didattico per semplificare le cose.

Nella realtà il corpo si muove perché genera una forza frutto della co-contrazione di tutti i muscoli coinvolti in quello specifico pattern motorio, gli agonisti come veri e propri generatori del movimento mentre antagonisti e stabilizzatori modulano e coordinano il movimento.

Un esempio sono il medio e piccolo gluteo ai quali viene attribuita la funzione di abduzione dell’anca anche se in realtà il loro ruolo principale è quello di stabilizzare la pelvi sul femore durante la locomozione, coaudiuvati dal tensore di fascia lata.

Quindi, questo articolo ti risulterà utile solo nel momento in cui lo saprai collocare in una visione SISTEMICA del corpo, senza considerare i muscoli delle gambe come parti a sé stanti l’una dall’altra.

I muscoli dell’arto inferiore possono essere classificati a seconda della regione in cui si trovano:

  • ILIACA
  • GLUTEA 
  • COSCIA
  • GAMBA
  • PIEDE

 

Muscoli della regione Iliaca

muscoli delle gambe, ileopsoas

  • Grande psoas ed iliaco: due muscoli che hanno origine diversa  rispettivamente dalle vertebre T12-L4 e 2/3 superiori della fossa iliaca per poi fondersi tra loro nel passaggio pelvico, formando il muscolo ileo-psoas e andando ad inserirsi sul piccolo trocantere del femore. Il grande psoas è il principale flessore della coscia sul bacino, oltre ad essere un adduttore e rotatore esterno della coscia. Prendendo un punto fisso sull’inserzione distale invece si flette il tronco sulla coscia e lo si inclina lateralmente.
  • Piccolo psoas: presente solo in alcuni soggetti, origina dalla colonna vertebrale a livello di T12-L1 e si inserisce sul pube.

 

Muscoli della regione glutea

muscoli delle gambe, piriforme-gluteo-grande-medio-piccolo

  • Grande gluteo: uno dei muscoli più grandi e forti del corpo umano.
    Presenta numerose inserzioni di origine: a livello della cresta iliaca, sacro, coccige, fascia lombo-dorsale. Si inserisce distalmente continuandosi coi suoi fasci superiori nel tratto ileotibiale (porzione tendinea del tensore di fascia lata) e i fasci inferiori sulla faccia posteriore del femore a livello della tuberosità glutea. Svolge un ruolo chiave come stabilizzatore dell’articolazione dell’anca e della stazione eretta; inoltre permette l’estensione ed extrarotazione del femore oltre che l’estensione del bacino.
  • Medio gluteo: si inserisce sulla rispettiva superficie glutea iliaca tra le linee glutee anteriore e posteriore oltre che sulla SIAS (spina iliaca antero-superiore) per andarsi ad inserire distalmente sul grande trocantere del femore. Il ruolo principale è di stabilizzatore del bacino durante la locomozione e permette movimenti di abduzione e rotazione interna ed esterna del femore in associazione ad estensione ed inclinazione ipsilaterale del bacino.
  • Piccolo gluteo: origina per la maggior parte dei suoi fasci dalla superficie glutea iliaca inferiormente al medio gluteo e si inserisce sul grande trocantere del femore. Come il medio gluteo, funge da stabilizzatore del bacino sul femore durante la locomozione e permette l’abduzione e la rotazione interna del femore oltre che l’inclinazione ipsilaterale del bacino.
  • Piriforme: origina dalla faccia anteriore del sacro, dal legamento sacrotuberoso e dalla grande incisura ischiatica e si inserisce sul grande trocantere. Stabilizza l’articolazione dell’anca ed extraruota, estende ed abduce il femore.
  • Otturatore interno: origina per lo più dalla superficie interna della membrana otturatoria e superfici ossee limitrofi per poi convergere con i tendini dei muscoli gemelli ed inserirsi nella fossa trocanterica del femore. Stabilizza l’anca ed extraruota, adduce ed estende il femore.
  • Gemelli superiore ed inferiore: originano rispettivamente dalla spina ischiatica e dalla tuberosità ischiatica per poi convergere con il tendine del muscolo otturatore interno nella fossa trocanterica del femore.
  • Quadrato del femore: origina dalla tuberosità ischiatica e si inserisce distalmente sulla cresta intertrocanterica femorale. Stabilizza l’anca ed extraruota il femore.
  • Tensore di Fascia Lata: origina dalla SIAS e in parte dal labbro esterno della cresta iliaca per poi continuarsi nel tratto ileo tibiale ed inserirsi sul condilo laterale di tibia. Agisce tendendo la fascia lata e abduce ed estende la gamba.
    Il Tensore di Fascia merita una piccola e breve parentesi in quanto è costituito da un brevissimo tratto muscolare che si continua in una lunga lamina tendinea posta sulla faccia laterale della coscia che giunge fino all’epifisi prossimale di tibia.

 

Muscoli della coscia

 

A scopo didattico, i muscoli della coscia sono suddivisi in muscoli del compartimento anteriore, mediale e posteriore.

 

muscoli delle gambe, muscoli della coscia

 

Muscoli della coscia – compartimento anteriore
  • Sartorio: origina dalla SIAS (spina iliaca anterosuperiore) e si inserisce sulla faccia mediale dell’epifisi prossimale della tibia grazie ad un tendine comune con gracile e semitendinoso, formando il piano della Zampa d’Oca. Il piano della Zampa d’Oca è un distretto anatomico particolarmente delicato e spesso causa di algie di ginocchio in particolare nel sesso femminile. Il sartorio flette la gamba sulla coscia e la coscia sul bacino oltre che abdurre ed extraruotare il femore.
  • Muscolo quadricipite femorale: è un muscolo costituito da quattro capi muscolari: retto femorale, vasto laterale, vasto mediale e vasto intermedio. Questi trovano origine da vari punti del femore e si inseriscono sulla tuberosità tibiale mediante il legamento patellare, permettendo l’estensione della gamba sulla coscia.
    Un particolare da non omettere riguarda il muscolo retto femorale unico capo ad essere bi-articolare in quanto ha origine sul femore ma anche sulla SIAS permettendo anche la flessione di coscia sul bacino e del bacino sulla coscia oltre che all’estensione di gamba. 

 

Muscoli della coscia – compartimento mediale

a) Piano superficiale:

  • Pettineo: origina a livello pubico, dalla cresta pettinea e dal legamento pubofemorale e si inserisce distalmente sul femore sulla linea pettinea. Adduce, extraruota e flette la coscia.
  • Adduttore lungo: origina dal pube e dalla sinfisi pubica e si inserisce sul terzo medio del labbro mediale della linea aspra del femore. Adduce ed extraruota il femore.
  • Adduttore breve: dal pube e branca ischio-pubica si inserisce sul terzo superiore del labbro mediale della linea aspra del femore. Adduce ed extraruota il femore.
  • Gracile: dalla branca ischio pubica e sinfisi pubica si inserisce sulla faccia mediale dell’epifisi prossimale di tibia con un tendine comune con sartorio e semitendinoso, concorrendo a formare il piano della Zampa d’Oca. Adduce la coscia e flette ed intraruota la gamba.

b) Piano profondo :

  • Otturatore esterno: dal lato esterno della membrana otturatoria e la benderella sottopubica si inserisce nella fossa trocanterica del femore. Stabilizza l’anca ed extraruota il femore.
  • Adduttore piccolo o minimo: origina dalla faccia anteriore della branca ischiopubica e si inserisce distalmente sul labbro mediale della linea aspra del femore. Adduce il femore.
  • Grande adduttore: dalla faccia anteriore della branca ischiopubica e dalla tuberosità ischiatica si inserisce distalmente sul labbro mediale della linea aspra del femore e a livello del tubercolo del muscolo grande adduttore posto superiormente al condilo mediale del femore creando, con le due inserzioni, un foro definito “anello del muscolo grande adduttore”. Adduce ed intraruota il femore.

 

Muscoli della coscia – compartimento posteriore
  • Bicipite femorale: origina da una doppia inserzione da cui derivano i nomi di capo lungo e capo breve del bicipite femorale. Il capo lungo origina dalla tuberosità ischiatica e dal legamento sacrotuberoso; il capo breve origina sul femore a livello del terzo medio del labbro laterale della linea aspra. Entrambi i capi muscolari si inseriscono distalmente sulla testa del perone. Flette ed extraruota la gamba ed estende il femore.
  • Semitendinoso: origina dalla tuberosità ischiatica, si inserisce sulla faccia mediale dell’epifisi prossimale della tibia, concorrendo a formare il piano della zampa d’oca con gracile e sartorio. Estende il femore e flette ed intraruota la gamba.
  • Semimembranoso: origina dalla tuberosità ischiatica e si inserisce sulla faccia posteriore e anteriore del condilo mediale di tibia e sul legamento popliteo obliquo. Estende il femore e flette ed intraruota la gamba . 

 

Muscoli della gamba

muscoli delle gambe, muscoli polpacci

Prima di addentrarmi nella descrizione dei muscoli della gamba faccio questa precisazione: sebbene sia normalmente utilizzato per parlare della totalità dell’arto inferiore, il termine “gamba” definisce un segmento dell’arto inferiore, ovvero la porzione compresa fra il ginocchio e la caviglia.

 

Muscoli della gamba – Compartimento laterale

Questi muscoli flettono plantarmente, abducono ed extraruotano il piede.

  • Peroniero lungo: origina dalla porzione antero-laterale del perone e dal condilo laterale della tibia e si inserisce sul primo osso cuneiforme e alla base del primo e secondo metatarso. Flette plantarmente, extraruota ed abduce il piede.
  • Peroniero breve: origina dalla faccia laterale del perone e si inserisce sul quinto metatarso. Abduce ed extraruota il piede.

I peronieri sono muscoli importanti nello stabilizzare la caviglia contro distorsioni laterali.

Muscoli della gamba – Compartimento anteriore

Questi muscoli flettono dorsalmente, adducono e intraruotano il piede.

Il principale è il:

  • Tibiale anteriore: dal condilo laterale, dalla membrana interossea si inserisce sul primo cuneiforme e primo metatarso. Flette dorsalmente adduce e intraruota il piede.

Altri muscoli del comparto anteriore sono :

  • Estensore lungo dell’alluce
  • Estensore lungo delle dita
  • Peroniero terzo
Muscoli della gamba – Compartimento posteriore

Il compartimento posteriore giace su due piani: superficiale e profondo.

I muscoli presenti nel compartimento posteriore della gamba flettono plantarmente ed adducono il piede.

Tra i principali troviamo:

  • Gastrocnemio: è costituito dal gemello mediale e gemello laterale. Il gemello mediale origina dal condilo mediale del femore e dalla capsula di ginocchio. Il gemello laterale origina invece dal condilo laterale del femore e posteriormente alla capsula articolare di ginocchio; i due capi confluiscono in un unico tendine di inserzione distale insieme al muscolo soleo chiamato tendine di Achille il quale si inserisce sulla faccia posteriore della tuberosità calcaneare. Flette plantarmente il piede e lo intraruota, flette la gamba se prende punto fisso in alto, la estende se prende punto fisso distalmente.
  • Soleo: dalla faccia posteriore del perone e dal terzo medio del margine mediale di tibia si continua nel tendine di Achille. Il soleo, a differenza del gastrocnemio, è un muscolo monoarticolare. Permette la flessione plantare e intrarotazione del piede .
  • Plantare
  • Tibiale posteriore
  • Flessore lungo delle dita
  • Flessore lungo dell’alluce
  • Popliteo

 

 

CONCLUSIONI

 

Siamo soliti interessarci ai muscoli delle gambe come entità separate l’una dall’altra.

Il quadricipite svolge il lavoro X.

I femorali svolgono il lavoro Y.

Il Medio Gluteo extraruota…

Effettivamente ogni fascio muscolare ha una precisa funzione, ma il meccanismo d’azione e la forza del singolo distretto possono essere compresi unicamente se consideriamo il corpo come SISTEMA COMPLESSO.

L’apprendimento di “come funzionano i muscoli” trova la perfetta conoscenza quando ci rendiamo conto della sinergie di forze che governano la stabilità, il movimento e l’erogazione di forza da parte del nostro corpo.

 

 

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